“Physiological demands of fencing: A Narrative Review” Autori: Luke W. Oates, Michael J. Price, Lindsay M. Bottoms. Fonte: Journal of Elite Sport Performance. FullText 73815 (2023).
Novembre 24, 2025
1. Scopo della Review
Obiettivo: Offrire una panoramica aggiornata sulla letteratura relativa alle richieste fisiologiche e termoregolatorie della scherma.
Finalità pratica: Migliorare i protocolli di allenamento, gestione della competizione e strategie di recupero per schermidori.
2. Metodologia
Ricerca su database scientifici (Pubmed, SPORTDiscus, Google Scholar) dal 1985 al 2022.
Inclusione di studi relativi a tutti e tre gli strumenti: spada, fioretto e sciabola.
Inclusi studi su fasi Poule e Direct Elimination (DE).
3. Risultati principali
3.1 Caratteristiche del Movimento
Scherma = sport intermittente ad alta intensità.
Rapporti lavoro/recupero:
Épée: ~1:1 – 2:1
Fioretto: ~1:1 – 1:3
Sciabola: ~1:5 – 1:6
Tempo medio di azione singola:
Épée: 15 sec
Fioretto: 5 sec
Sciabola: 2.5 sec
Tecnologia di analisi: accelerometri moderni per misurare velocità, distanza, accelerazioni e carichi.
3.2 Frequenza Cardiaca
Durante competizione: 75–100% della frequenza cardiaca massima (HRmax).
HR più alta nei match DE rispetto ai Poule.
Studi simulati tendono a sottostimare il carico cardiaco rispetto alle competizioni reali.
3.3 Consumo di Ossigeno (VO₂)
VO₂ medio durante DE:
~75% del VO₂max.
Valori medi: 35–47 ml/kg/min per épée simulata; leggermente inferiori nei Poule.
Poche misurazioni dirette durante gare reali, principalmente stime basate su HR.
3.4 Concentrazione di Lattato nel Sangue
Generalmente bassa (spesso < 4 mmol/L).
Contributo energetico misto:
Sistema fosfocreatina predominante (movimenti esplosivi).
Importante supporto aerobico nella fase preparatoria e nel recupero.
Nei match più lunghi (come l’épée), l’affaticamento progressivo porta a un maggiore affidamento sul metabolismo aerobico.
3.5 Percezione dello Sforzo (RPE)
Aumenta significativamente nelle fasi DE rispetto ai Poule.
Differenze RPE rilevate tra arti superiori e inferiori (spada/braccia più affaticate, ma gambe ugualmente sotto stress).
3.6 Termoregolazione
Problematica poco studiata:
Equipaggiamento completo = grande ostacolo alla dissipazione del calore.
Temperature gastrointestinali > 39°C osservate.
Possibili effetti negativi sul rendimento e percezione di fatica durante gare prolungate.
Proposte future: misurazioni della temperatura cutanea, sensazione termica soggettiva, temperatura interna della maschera.
4. Conclusioni e Implicazioni Pratiche
La scherma sollecita fortemente sia i sistemi anaerobici alattacidi (fosfocreatina) che aerobici.
Programmazione dell’allenamento:
Sviluppare capacità aerobiche per la resistenza su lungo periodo (gare 9-11 ore).
Curare la velocità di recupero tra match.
Integrare protocolli di raffreddamento (cooling strategies) nei tempi morti tra assalti.
Misurazioni consigliate per il monitoraggio:
Frequenza cardiaca
RPE
Temperatura corporea
Schema Riassuntivo
Area
Risultato Chiave
Frequenza Cardiaca
75–100% HRmax
VO₂ medio
~75% VO₂max
Lattato
Basso (< 4 mmol/L)
Sistema energetico
Fosfocreatina + Aerobico
Movimenti
4–10% alta intensità, 40–50% moderata
Termoregolazione
Critica, rischio di >39°C core temperature
Strategie consigliate
Training di forza e aerobico mirati
Considerazione finale: Questo studio conferma che la scherma è uno sport estremamente complesso a livello fisiologico, richiedendo una gestione integrata di condizionamento energetico, resistenza mentale, e termoregolazione per ottimizzare la prestazione competitiva.