Ottobre 28, 2025
La scherma è uno degli sport più antichi ancora presenti nel panorama olimpico. Nata come arte marziale per il duello e l’autodifesa, oggi è una disciplina altamente tecnica, regolata e spettacolare. Conserva l’eleganza e i valori cavallereschi del passato, ma si presenta con il volto moderno di uno sport che guarda al futuro, grazie a tecnologia, metodologia e inclusività.
La scherma affonda le sue radici nella storia militare e nobiliare europea. Il fioretto nasce come arma da addestramento nelle corti francesi e italiane, usata per affinare tecnica e precisione. La scherma è presente sin dalla prima Olimpiade moderna del 1896, e il fioretto femminile è entrato nel programma olimpico nel 1924.
L’introduzione della segnalazione elettrica ha rivoluzionato l’equità e la precisione dei match. Oggi, strumenti come il video replay, le pedane con rilevamento elettronico e la videoanalisi hanno elevato il livello tecnico e arbitrale, rendendo la scherma uno degli sport più tecnologicamente raffinati.
Nel fioretto, la ‘priorità’ (o diritto di attacco) rappresenta il lascito di un codice etico che distingue tra chi ‘inizia’ e chi ‘reagisce’. L’arbitro diventa garante del rispetto di un sistema complesso ma coerente, che valorizza tecnica, controllo ed eleganza.
La scherma è spesso definita una ‘partita a scacchi a 300 km/h’. Oltre alla velocità e alla forza esplosiva, richiede anticipazione, lettura dell’avversario, scelte tattiche e gestione dello stress. È uno sport che sviluppa capacità mentali profonde.
Tradizionalmente dominata da paesi europei come Italia e Francia, la scherma ha visto una rapida espansione in Asia (Corea del Sud, Giappone, Cina), in Nord e Sud America. La crescita internazionale è favorita anche da progetti della FIE (Fédération Internationale d’Escrime).
Adatta a bambini, giovani e adulti, la scherma promuove valori come il rispetto, l’autocontrollo e la disciplina. È anche sempre più inclusiva: la parascherma e l’attività femminile sono parte integrante delle competizioni di alto livello.
Pur non godendo della visibilità mediatica di altri sport, la scherma ha una community globale attiva e appassionata. La complessità tecnica rende difficile una fruizione immediata, ma al contempo affascina chi si avvicina con curiosità e voglia di capire.
Il confronto individuale costante educa alla responsabilità personale. Imparare a vincere con eleganza e a perdere con lucidità rende la scherma uno strumento di crescita umana, oltre che sportiva.
La scherma non è solo un’eredità del passato, ma un laboratorio per il futuro dello sport. Tecnica, valori educativi e innovazione convivono armonicamente su una pedana lunga 14 metri. Chi oggi pratica la scherma vive una disciplina che unisce eleganza e strategia, tradizione e progresso.